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Isole Surin: tutto quello che devi sapere, escursione in barca

da Rita F.
3 commenti
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Le Isole Surin sono un piccolo arcipelago paradisiaco nel mare delle Andamane, in Thailandia.
Sabbia bianca, acqua cristallina con sfumature che variano dal turchese allo smeraldo. E questo basterebbe già a rendere l’escursione alle Surin Island un’esperienza mozzafiato.

Ma non è finita.

Ancora più sorprendente è la vita che osserverai sotto la superficie dell’acqua: un mondo popolato da coralli meravigliosi, pesci variopinti, mante e tartarughe.

In questo articolo troverai tutte le informazioni pratiche per visitare le isole Surin (dove sono, clima e quando andare, come raggiungerle) e ti racconterò come si svolge l’escursione nei minimi dettagli.

Pronto per salpare e raggiungere le Isole Surin?

Se sei in viaggio a Khao Lak o Phuket, l’escursione alle Surin Islands non può mancare, è favolosa!

INDICE

Isole Surin: dove si trovano e informazioni

Le Isole Surin si trovano nel mare delle Andamane, al largo della costa ovest della Thailandia, a circa 60 km da Khura Buri.
Le Surin sono un arcipelago di 5 piccole isole (Koh Surin Nuea e Koh Surin Tai le due principali, Koh Kai, Koh Ri e Koh Klang sono poco più che scogli emersi dal mare) nella provincia di Phang-Nga.

Le isole sono formate da fitta foresta, zone di mangrovie e calette con spiagge candide.

Una lunga barriera corallina, popolata da più di 200 specie di pesci tropicali, abbraccia le isole.
Nelle acque aperte che circondano l’arcipelago nuotano vari tipi di squali (tra cui lo squalo balena), polpi, tartarughe marine, razze e mante. La biodiversità delle isole Surin è eccezionale. L’acqua è limpidissima e i siti per immersioni e snorkeling sono tra i più belli del mondo.

Sulla terraferma, tra la lussureggiante vegetazione, vivono circa 100 specie di uccelli, serpenti, varani, macachi e un raro geco endemico del luogo.

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verso le Surin Island

Parco Nazionale Marino: Mu Ko Surin National Park

Le isole Surin sono un Parco Nazione Marino protetto dal 1981 col nome Mu Ko Surin National Park.
Questa tutela contribuisce a mantenere l’ambiente incontaminato, selvaggio e lontano dal turismo di massa.

Il Parco Marino comprende anche il sito per le immersioni subacquee chiamato Richelieu Rock, considerato tra i più belli della Thailandia e del mondo. Intorno alla scogliera vivono barracuda, mante, squali balena, cavallucci marini, rare specie di granchi e gamberi.

Il parco marino e le isole Surin sono chiusi da metà maggio a metà ottobre, sia per le avverse condizioni climatiche portate dai monsoni sia per mantenere il fragile ecosistema.
L’assenza di turisti per alcuni mesi all’anno permette alla natura e agli animali che la abitano di respirare e rigenerarsi.
La sede del Parco Marino si trova sull’Isola a nord, Ko Surin Nuea, dove sono collocati anche il centro visitatori con l’area ristorante, i servizi e gli alloggi.

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il mare delle Isole Surin in Thailandia

Si può dormire alle Isole Surin?

Sì, alle isole Surin si può dormire e rimanere la notte.
I visitatori dormono in tenda in campeggio in un’area attrezzata oppure in bungalow. Gli alloggi sono semplici, in legno e si integrano con l’ambiente circostante.
Quando anche i pochi turisti giornalieri lasciano le isole, chi pernotta avrà a disposizione questo piccolo paradiso tutto per sé.

Le Surin sono abitate? La comunità Moken che vive alle isole Surin

Sulle isole vivono solo i ranger del Parco Nazionale e, sull’isola a sud, Koh Surin Tai, una comunità Moken.
I Moken abitano in palafitte direttamente sulla spiaggia, vivono di pesca e raccolta di molluschi, oggi anche di commercio di piccoli oggetti e souvenir.
Sono un popolo animista, con grande rispetto per l’ambiente e la natura in cui si trovano.
I Moken sono poche migliaia di persone che popolano alcune isole della Thailandia e della Birmania. Sono chiamati anche “zingari del mare”, per via della loro vita nomade.

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comunità di Zingari del mare

Clima e meteo isole Surin: Quando andare alle Isole Surin?

Le isole Surin hanno un clima tropicale monsonico.
Come per la maggior parte della Thailandia, la stagione delle piogge va da maggio a ottobre, mentre i mesi più secchi sono tra dicembre e aprile.
La temperatura è costante, supera sempre i 30°C, i mesi di marzo, aprile e maggio sono i più caldi.

Le Isole Surin sono chiuse durante la stagione dei monsoni, in genere da metà maggio a metà ottobre. Le date possono cambiare ogni anno in base al meteo.

Come arrivare alle isole Surin e da dove si parte

La città più vicina, storico punto di partenza, per raggiungere le Isole Surin è Khura Buri, a 90 km a nord di Khao Lak e 160 dall’aeroporto di Phuket. I moli si trovano a circa 10 km dal centro abitato.

Negli ultimi anni molte compagnie di navigazione partono da moli più comodi come Baan Nam khem Pier, o altri moli privati nelle vicinanze, più a sud e più vicini a Khao Lak e Phuket.

Baan Nam khem si trova a 20 km a nord di Khao Lak e si raggiunge in 20 minuti, circa 100 km dall’aeroporto di Phuket per circa 1 ora e mezza.

Le isole Surin si raggiungono con speed boat, il viaggio dura circa 1 ora e 30 minuti, il tempo può variare in base alle condizioni del mare.

Varie agenzie a Khao Lak, Phuket e Khura Buri vendono tour di 1 o più giorni alle isole, inclusi il trasferimento dal proprio hotel ed il noleggio dell’attrezzatura per lo snorkeling o per le immersioni subacquee.

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fast boat al molo per Isole Surin

Come si svolge l’escursione alle Isole Surin? La mia esperienza e recensione

Ho visitato le Isole Surin durante un viaggio a Khao Lak, punto di partenza migliore data la vicinanza.

Alle 8:00 di mattina, puntualissimo, arriva in hotel il MiniVan organizzato dalla compagnia a prenderci. Dopo alcune soste presso altri alloggi, per far salire nuovi compagni di avventura, raggiungiamo il punto di raccolta al molo privato di Nam khem Marina.
Al molo ci sono i parcheggi per auto/minivan e strutture coperte dove si svolgono i preparativi all’escursione.
Ad attenderci una colazione a buffet, con torte, biscotti, uova, pancake, e frutta tropicale.

Eseguiamo una sorta di check-in ed alcuni adempimenti burocratici: ci viene assegnato un braccialetto ed un numero.
I colori diversi dei braccialetti servono per dividerci tra le barche in partenza e per distinguere chi partecipa all’escursione giornaliera da chi rimane sulle isole anche a dormire. Non avevo considerato questa seconda opzione, ma visto l’ambiente selvaggio delle Surin, è senza dubbio un’opportunità molto invitante. Sarà per la prossima volta!

Ci dirigiamo in una zona dove provare le pinne, così ognuno sale a bordo con quelle scelte.

È il momento del briefing: informazioni pratiche sulle Isole Surin e sullo svolgimento della giornata.

Adesso si sale a bordo!
Prima però ci togliamo le scarpe, le consegniamo a un membro dell’equipaggio che le raccoglie all’interno di un grande sacco. Sulla fast boat ci sono sedili centrali e sedute lungo i lati.
Se te lo stai chiedendo, c’è anche un piccolo bagno.

Ora partiamo veramente.
La speed boat vola sulle onde, il mare è calmo e il viaggio è tranquillo. Il personale distribuisce pillole per il mal di mare (per chi lo soffre), bibite, acqua, asciugamani, e maschere.
Una curiosità sulle maschere: la parte finale del boccaglio, quella che si mette in bocca, manca. Questo perché ad ognuno viene poi consegnato un sacchetto chiuso con all’interno proprio quel pezzo, in versione monouso. Un accorgimento molto interessante.

Dopo circa un’ora e mezza arriviamo e attracchiamo al largo (le speed boat non arrivano sulla spiaggia) delle Isole Surin. Qui ci tuffiamo per il primo indimenticabile snorkeling della giornata!
Appena entro in mare penso di essere in un acquario, davanti agli occhi c’è qualcosa di meraviglioso.
L’acqua è limpida e la visibilità perfetta. I coralli sono intatti e hanno colori vividi, intorno a me nuotano pesci di mille colori. Riconosco il pesce napoleone, il pesce pappagallo, il pesce palla e il pesce farfalla. Scorgo stelle marine e rivedo, dopo anni, il “Christmas Tree”, un verme che prende il nome dalla sua inconfondibile forma ad albero di Natale.

La barriera corallina è poco profonda e le acque sono calme, questa attività è adatta anche a chi ha poca esperienza. La sosta snorkeling dura circa 40 minuti.

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barriera corallina a filo d’acqua

Risaliamo in barca per uno spuntino con biscotti e frutta tropicale. Ora ci trasferiamo su una long tail boat che ci conduce fino alla spiaggia di Ko Surin Tai, al villaggio Moken.
Il viaggio dura pochi minuti, gli ultimi metri camminiamo in acqua. Il personale ci riconsegna le scarpe, dicono che a piedi nudi, tra le palafitte, potrebbe essere rischioso per la presenza di vetri o comunque oggetti taglienti.

Il sole è a picco, la giornata è splendida ed è davvero caldo.
Giriamo tra le capanne di legno e paglia e osserviamo curiosi queste particolari abitazioni, e ancora di più le persone. Alcune hanno i volti dipinti. Tra le palafitte ci sono numerosi banchetti con piccoli oggetti, braccialetti, cavigliere, collanine, borse. Anche questa è diventata una forma di mantenimento.

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villaggio Moken

Ritorniamo in spiaggia, saliamo sulla long tail boat per navigare fino a Koh Surin Nuea dove si trova il centro visitatori. E’ il momento del pranzo a buffet sotto un ampio pergolato di bambù. Scegliamo tra pollo fritto, verdure in salsa di soia, riso, frutta tropicale.
A pochi passi ci sono i servizi con acqua corrente.

Abbiamo tempo a disposizione e raggiungiamo subito una spiaggia bianca sul lato opposto dell’isola. Durante la breve camminata, all’ombra della fitta vegetazione, vediamo alcuni bungalow in legno, destinati a chi rimane sull’isola. Dormire sulle isole Surin immagino sia un’esperienza favolosa a contatto con la natura.

La spiaggia è bianca, corallina, formata da grossi granelli.
Il mare ha sfumature eccezionali, dall’azzurro al verde, passando per mille tonalità intermedie. L’acqua è cristallina, a tratti incolore da tanto è limpida.

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spiaggia isole

Purtroppo, arriva il momento di ripartire. Saliamo sulla long tail boat e ci lasciamo alle spalle questo paradiso. Poi l’ultimo trasferimento (stavolta definitivo) sulla fast boat, e rotta verso due nuove tappe di snorkeling di 40 minuti ciascuna.

Mi tuffo e assisto ad una scena indimenticabile: tra la barriera avvisto un anemone che ondeggia armonioso in balia della corrente, tra i tentacoli si nascondono due pesci “Nemo” (pesci pagliaccio) dalle tinte accese. Con questa meravigliosa immagine termino lo snorkeling (che è stato favoloso!) e risalgo in barca.

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la vista anche solo con snorkeling

Anche al ritorno il mare è calmo e dopo circa un’ora e mezza (intorno alle 17:00) arriviamo al punto di partenza.
E’ il momento del check-out: restituiamo il braccialetto, le pinne e, alla riconsegna del tagliando con il nostro numero ci viene indicato il minivan su cui salire per raggiungere l’hotel. Non si riparte subito però, prima ci sono circa 40 minuti dedicati alla cena a buffet con grigliata, riso, dolci, biscotti e gelato al cocco.

Ho partecipato all’escursione alle isole Surin con l’agenzia Sea Star Andaman, promossa a pieni voti, paesaggi da sogno, snorkeling eccezionale e perfetta l’organizzazione. Il personale è sempre stato molto attento e pronto ad aiutare e tendere una mano (proprio in senso letterale!) nelle varie operazioni di imbarco e sbarco durante tutta la giornata.

Il costo dell’escursione di un giorno alle isole Surin è di circa 90 – 100 euro per persona da Khao Lak.
Ho visitato le Isole Surin in altissima stagione, e nonostante questo, le isole non sono prese d’assalto, forse anche per la lontananza da Phuket. In tutto l’arcipelago c’erano solo 3 fast boat.

Sono arrivata alla fine del racconto dell’escursione alle Isole Surin in Thailandia.
Grazie di avere letto questo articolo. Se ti è stato utile, condividilo con i tuoi amici e aiutali a scegliere le isole migliori da visitare per vivere esperienze indimenticabili!

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3 commenti

Carmen Catalfamo 1 Ottobre 2024 - 16:46

Che sogno tropicale! Adoro la Thailandia!

Rispondi
Rita F. 5 Ottobre 2024 - 12:28

Ciao Carmen, anche in alta stagione le isole Surin sono meno affollate di altre, stupende. Se poi decidi di rimanere a dormire è un paradiso deserto :)

Rispondi
Valentina 27 Marzo 2025 - 05:53

Ciao Rita, sembra proprio un paradiso questo parco. Sto considerando di andare in Thailandia il prossimo inverno (febbraio / marzo) e sto giusto valutando una delle tante isole in cui fare un po’ di mare. Potrei tenere come base Phuket, anche se mi ispira poco per la sua fama poco felice, e fare in giornata una bella escursione come hai fatto tu. Oppure soggiornare a Khao Lak, che non conoscevo. Ora leggo il tuo post a risguardò :) Grazie intanto per le dritte condivise.

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