Il Sentiero del Pellegrino è un trekking lungo scogliere a picco sul mare con scorci mozzafiato.
Il cammino attraversa la macchia mediterranea e, passo dopo passo, svela promontori verdi, spiagge bianche incastonate nella roccia e grotte leggendarie.
Il Sentiero del Pellegrino si trova in Liguria, sulla Riviera di Ponente, e unisce i borghi di Noli e Varigotti.
In questo articolo trovi tutte le informazioni pratiche sul Sentiero del Pellegrino e i segreti – che nessuno dice – per scoprire i punti panoramici più belli. Perché la Grotta dei Briganti è famosa e davvero suggestiva, ma ci sono altri punti che non puoi assolutamente perdere, e che richiedono piccole deviazioni.

Sentiero del Pellegrino Liguria: lunghezza, durata, difficoltà e consigli utili
Il Sentiero del Pellegrino è lungo circa 5 km, considerando la solo andata, e la durata è di 2 ore e mezza o 3.
Non è un sentiero ad anello ma unisce i borghi di Noli e Varigotti.
L’altezza massima del sentiero è di 260 metri s.l.m..
Il dislivello è di circa 300 metri.
Il sentiero è indicato con una X rossa nel tratto che parte da Varigotti e con un pallino rosso nell’area di Noli.
Lungo il percorso si incontrano vecchie chiese, oggi ruderi sconsacrati, e probabilmente il nome del sentiero suggerisce che un tempo fosse proprio una rotta di pellegrini.
Il sentiero è utilizzato anche da mountain bike.
Ho incontrato numerosi cani in compagnia dei loro padroni. Non è, invece, un sentiero adatto ai passeggini.
Se piove può diventare insidioso, comunque consiglio scarpe da trekking per non scivolare.

Sentiero del Pellegrino: cosa portare, dove mangiare e bere
Lungo il percorso non ci sono punti ristoro e non ci sono fontane, occorre organizzarsi prima.
Io ho risolto così: arrivata a Noli, prima di iniziare il cammino, ho fatto scorta di focaccia genovese e poi, durante l’escursione, sosta pranzo in cima ad una falesia con vista sul blu.

Traversata Noli Varigotti
Il sentiero del Pellegrino unisce i borghi di Noli e Varigotti, e se hai tempo, può essere l’occasione giusta per visitarli.
Noli è tra i “Borghi più belli d’Italia”, in passato fu repubblica marinara indipendente e conserva un bel centro medievale, con chiese, torri, stretti vicoli e un castello che lo sorveglia dall’alto.
Varigotti, frazione di Finale Ligure, sorge direttamente sul mare e ha un’architettura davvero particolare. Il borgo antico, un tempo abitato dai saraceni, ha case basse e squadrate con muri sgargianti, tra il giallo e l’arancione.

Sentiero del Pellegrino, Liguria: dove parcheggiare
A Noli ho lasciato l’auto in un ampio parcheggio gratuito in via IV Novembre, alle spalle dell’Aurelia e di piazza Vivaldo.
In alternativa ci sono i parcheggi a pagamento delimitati dalle strisce blu.
A Varigotti i parcheggi sono nei pressi di Via Strada Vecchia, tenendo presente che in alcuni periodi è vietata ai non residenti, o comunque lungo le strade vicine all’Aurelia.
Ci sono parcheggi in via degli Orti e in Piazza del Sole. A Varigotti si trova anche il parcheggio sotterraneo 20riviera.
Come arrivare e da dove parte il Sentiero del Pellegrino
Le uscite autostradali della A10 più vicine sono Spotorno o Finale Ligure, dipende dalla direzione di arrivo.
Prosegui poi sulla via Aurelia fino a Noli e Varigotti.
Sentiero del Pellegrino: tutto il percorso passo passo partenza da Noli
Da Noli il sentiero inizia in via XXV Aprile, quando terminano le case, in direzione Varigotti, poco lontano dalla chiesa di San Francesco.
Il percorso è indicato dal cartello informativo della Passeggiata Dantesca.
L’inizio sale in maniera graduale e non è ripido.

Dopo circa 20 minuti si incontra la chiesa di Santa Margherita, un vecchio edificio oggi in rovina, con un bel balcone sul mare.

Proseguiamo nel verde della macchia mediterranea fino a quando, sulla sinistra compare un cartello che indica la deviazione verso la Grotta dei Briganti o antro dei Falsari.
Grotta dei Falsari o dei Briganti
Oltre la deviazione, poco prima della discesa verso la grotta, si trova una bella zona panoramica. Se è l’ora giusta, è il luogo perfetto per un pranzo al sacco con vista sul blu intenso del mare.
Per raggiungere la Grotta dei Falsari si continua a scendere lungo un tratto di sentiero con fondo polveroso e pietre. Ci sono delle corde a cui aggrapparsi, utili per non scivolare.

Ancora pochi passi e compare la Grotta dei Falsari, inondata dalla sua inconfondibile luce dorata. Questo particolare effetto ottico è dovuto all’inclinazione dei raggi del sole che entrano.
La grotta è una enorme cavità naturale nella roccia con vista favolosa sul mare.
La grotta ha avuto origine dalla lenta e continua erosione del mare, durata milioni di anni, quando la parete era sotto al livello dell’acqua.
Per scendere nella grotta c’è una piccola apertura, un cunicolo per calarsi all’interno.
Si racconta che un tempo i contrabbandieri la usassero per nascondere le loro merci, luogo perfetto per non essere avvistati: e da qui il nome Grotta dei Briganti o dei Falsari.

Dopo la visita si risale fino al sentiero principale.
La via diventa più ampia e si apre un pittoresco punto panoramico con vista sulla costa, Noli, Spotorno e l’isola di Bergeggi.
Dopo poco si svolta a sinistra, si supera località Semaforo di Capo Noli, con una zona recintata con grandi antenne, e inizia un altopiano.
Continuiamo e sorpassiamo la Torre delle Streghe, una torre diroccata costruita nel 1586 da Noli, nei pressi della linea di confine, per proteggersi dai tentativi di invasione di Varigotti. In passato tra le due cittadine c’era molta rivalità: Noli era alleato di Genova e Varigotti apparteneva al marchesato di Finale.
La costruzione è stata poi chiamata “Torre delle Streghe” per via del nome usato dai nolesi per deridere le donne di Varigotti.
Dal sentiero principale, pochi passi dopo la Torre, sulla sinistra inizia un promontorio su cui ti consiglio di fare una deviazione, perché uno dei punti panoramici più belli ed emozionanti di tutto il trekking! Arriva fino in cima, poi scendi sulla parte destra per una vista migliore.

Qui la montagna cade a picco e il mare sottostante ha infinite sfumature, dal turchese al blu intenso. L’acqua è cristallina e si intravedono gli scogli sommersi. Tra le alte falesie si scorge la spiaggia del Malpasso.

Rivolgi lo sguardo a destra, il promontorio verde e selvaggio all’orizzonte è Punta Crena, con l’inconfondibile torre saracena. La torre fu costruita dopo l’invasione dei Turchi nel XVI secolo, per avvistare i pirati al largo delle coste. La splendida insenatura che la precede è la bellissima Baia dei Saraceni.
Ritorna lungo il sentiero e da qui inizi lentamente la discesa.
Il percorso rimane sempre in altura e, dopo un breve tratto, un altro promontorio richiede una sosta: anche qui il panorama è spettacolare!

Qualche passo e, sulla sinistra, nascosta tra le rocce, si intravede una piccola spiaggia candida.
Proseguendo sulla destra si trova il punto migliore per osservare l’inconfondibile falesia di Punta Crena e i colori cangianti della Baia dei Saraceni.

Baia dei Saraceni è una delle spiagge più belle della Liguria, 400 metri di sabbia e ghiaia bagnati da un mare con tutte le sfumature di smeraldo e di blu. E vista dall’alto, questa tavolozza di colori, è ancora più brillante.
Rimane invece nascosta la piccola spiaggia segreta di Punta Crena, una insenatura incastonata tra le rocce della falesia, con acqua limpidissima. La spiaggetta si raggiunge dalla costa a nuoto o, più facilmente, con pedalò e canoe. Si arriva anche via terra, ma l’ultimo tratto è impegnativo e bisogna calarsi con delle corde.
Dopo la sosta continua la discesa tra la natura.

Quando ormai manca poco a Varigotti, appare un originale muretto colorato: è il mausoleo di Giuseppe Cerisola.
Giuseppe Cerisola nacque a Varigotti all’inizio del secolo scorso, dedicò la sua vita al mare e trascorse molti anni in Australia. Tra queste alture si trovava il suo orto, e qui decise di costruire un piccolo monumento per ricordare i momenti importanti della sua vita. Il muretto è dedicato al mare e sono scolpiti salvagenti, stelle marine, incisioni con i nomi delle persone salvate.
Prima di arrivare a Varigotti, un bivio sulla sinistra porta alla chiesa di San Lorenzo, un’abbazia benedettina del XIII secolo a picco sul mare.
Sei alla ricerca di un trekking con un panorama spettacolare? Clicca qui e scopri il percorso ai piedi di Rocca La Meja, tra le Dolomiti del Piemonte.
Sentiero del Pellegrino: come tornare al punto di partenza e alla macchina
Per tornare al punto di partenza hai più alternative:
- Ripercorrere il sentiero in senso opposto;
- Prendere il bus n. 40 che collega Noli e Varigotti, passa circa ogni mezz’ora. Il biglietto si può fare anche a bordo, con sovrapprezzo, oppure tramite App Moovit;
- Percorrere l’Aurelia, la strada costiera, soluzione con bel panorama ma pericolosa causa traffico e strada stretta.

Il Sentiero del Pellegrino in partenza da Varigotti
Se percorri il sentiero da Varigotti, tutti i punti precedenti li incontrerai in senso opposto, dall’ultimo al primo.
Partendo da Varigotti il Sentiero del Pellegrino inizia da via Strada Vecchia, verso la fine del paese nella parte est in direzione Noli.
Dopo le case inizia sulla sinistra una scalinata.
Il percorso è indicato da un cartello informativo. Non confonderlo col sentiero Balcone sul mare, che parte prima, per imboccare il Sentiero del Pellegrino devi proseguire.
Ecco le tappe principali.
All’inizio il sentiero sale rapidamente, poi appare la vista sul blu.
Dopo circa 15-20 minuti un bivio sulla destra porta alla Chiesa di San Lorenzo.
Tornati sul sentiero principale incontrerai il mausoleo Cerisola.
Ora inizia un lungo tratto tra il verde e i profumi della macchia mediterranea. Più si sale e più si stagliano la costa sottostante e il promontorio di Punta Crena.
Si continua e sulla destra incontrerai una falesia dove ti consiglio una piccola deviazione, è il punto più bello per osservare Punta Crena e la splendida Baia dei Saraceni.

Il sentiero continua e dopo poco, prima della Torre delle Streghe, si trova un altro splendido promontorio che non puoi perdere: vista splendida sulla costa e il mare cristallino della spiaggia del Malpasso.
Continuando lungo il sentiero del Pellegrino si entra nella macchia mediterranea, la strada è più ampia, si oltrepassa località Semaforo di Capo Noli (c’è una zona recintata con grandi antenne) e inizia la discesa.
Lungo il tragitto incontrerai il punto panoramico verso Noli e Spotorno.
Poi il cartello sulla destra indica la deviazione per la Grotta dei Falsari, la tappa più conosciuta del Sentiero del Pellegrino.

Ripreso il percorso principale, verso la fine, incontrerai la chiesa diroccata di Santa Margherita.
Continua il cammino in discesa fino a Noli.
Sentiero del Pellegrino: quando andare, il periodo migliore
I periodi migliori per il trekking lungo il Sentiero del Pellegrino sono primavera e autunno, ma è comunque un’escursione per tutto l’anno.
Considera però il caldo estivo, il sentiero per la maggior parte è esposto al sole. Io l’ho percorso in una splendida giornata invernale, periodo che ti consiglio.
E’ un trekking che offre molto di più in una giornata tersa, per lo splendido paesaggio, per i colori intensi della natura che hanno il potere di rigenerare corpo e spirito.
In caso di pioggia, inoltre, può diventare scivoloso.
Insomma, avrai capito, cerca di fare questa escursione in una bella giornata di sole!
Guarda il video e scopri il Sentiero del Pellegrino!
Grazie di avere letto questo articolo.
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Ti aspetto!
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4 commenti
Bellissimo questo sentiero panoramico che attraversa 2 splendidi Borghi! I percorsi con vista mare, in primavera, sono ancora più belli da fare, per cogliere il risveglio della natura!
Ottime indicazioni e articolo davvero esaustivo Rita!
Adesso infatti è proprio il momento perfetto per il Sentiero del Pellegrino! Grazie :)
Ci siamo stato il 22 settembre, panorami mozzafiato
Incredibile il lavoro che i nostri nonni hanno profuso sia per rendere fruibile con i terrazzamenti una terra povera sia per testimoniare la loro fede. Ora tutto in rovina.
Purtroppo il sentiero che scende a Varigotti è veramente brutto, evidentemente all’ente che si occupa di turismo non interessa questo settore che considera povero.
Un grazie immenso invece a Rita per le indicazioni perfette che ci ha fornito
Salve, sono contenta che le indicazioni vi siano state utili. Io ho ancora davanti agli occhi quel bellissimo panorama sul blu :)