Le cascate del Rutor sono tre salti d’acqua impetuosi e spumeggianti tra i boschi della Valle d’Aosta.
Alla fine del percorso, tra un potente fragore e una pioggia di schizzi, l’ultima cascata riserva un’esperienza mozzafiato (che potrai scoprire a breve leggendo l’articolo).
Il trekking alle cascate del Rutor è una delle più belle escursioni in Valle D’Aosta.
Ecco tutte le indicazioni per arrivare alle cascate del Rutor, dove parcheggiare e il percorso da seguire.

Cascate del Rutor, La Thuile: dove sono
Le cascate del Rutor si trovano in Valle d’Aosta, a circa 3 km da La Thuile, in località La Joux.
Le cascate nascono dallo scioglimento del ghiacciaio del Rutor, a quota 3486 metri. Le acque attraversano boschi selvaggi e gole formando una serie di salti molto suggestivi; infine, a valle, sfociano nel torrente che scorre a La Thuile.
Leggi anche:
- la cascata di Isollaz in Valle d’Aosta, un salto d’acqua di 50 metri che raggiungi con una camminata di soli 20 minuti.
- le cascate di Lillaz, tra i più spettacolari percorsi nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, in Valle d’Aosta.
Cascate del Rutor, Valle d’Aosta: dove parcheggiare l’auto
Il parcheggio più vicino al sentiero per le cascate del Rutor è in località La Joux.
In alta stagione però, dalle 9 alle 18, è vietato l’accesso alle auto a La Joux e la strada viene chiusa con una sbarra.
In questo caso bisogna parcheggiare più lontano, prima del ponte sul torrente, in località Promise. E’una zona con ampi prati e boschi ameni dove non è difficile trovare posto, nemmeno in agosto. Il parcheggio è gratuito.
Da qui hai due alternative:
- arrivare all’inizio del trekking a piedi, percorrendo in parte boschi e in parte la strada asfaltata,
- prendere la navetta gratuita; qui gli orari della navetta da La Thuile a la Joux.
Il percorso è di circa 2 km.
Come arrivare alle cascate del Rutor: il sentiero passo passo
Il sentiero per arrivare alle cascate del Rutor inizia a La Joux, di fronte al Bar delle Cascate. Il percorso da seguire è il n 3.
Ecco i dati ufficiali sulla lunghezza e i tempi di percorrenza del sentiero, indicati dai segnavia:
- 20 minuti per la prima cascata
- 1 ora per la seconda cascata
- 1 ore e 20 per la terza cascata
Il dislivello di questo trekking è di circa 600 metri.

Il cammino inizia lungo una mulattiera che costeggia un torrente. Qui si respira l’aria pura di montagna, lontano da strade asfaltate e auto. Dopo poco un ponte sul ruscello conduce nel bosco di larici e abeti rossi.

Il sentiero è semplice, in circa 15-20 minuti arriverai ad un largo balcone panoramico sulla prima cascata.
La prima cascata si trova a 1700 metri di altitudine.

Ora inizia il percorso per raggiungere la seconda cascata e il tragitto diventa più impegnativo.
Si continua nel bosco, all’ombra delle piante, con alcuni tratti più ripidi formati da radici di alberi e pietre (in caso di pioggia il percorso può diventare scivoloso).

Poi si esce dal bosco e si arriva ad un pianoro, dove il sentiero diventa facile e attraversa un prato fiorito con erbe alte.

Il panorama si apre verso pendii ricoperti da fitti boschi e cime innevate.

Si costeggia un ruscello, un bel tratto ameno tra il verde della foresta e il rumore rilassante delle acque.
Il sentiero si immette nuovamente nel bosco, tra pietre e zone umide con ponticelli in legno che attraversano rivoli e torrentelli.
Il rombo dell’acqua ti annuncerà l’arrivo alla cascata, ancora prima di vederla.
Finalmente si giunge ad un piccolo balcone sulla seconda cascata, a quota 1850 metri, che precipita tra le rocce con una forza incredibile.
Leggi anche: escursione al Lago d’Arpy in Valle d’Aosta, trekking facile ad un lago splendido con vista sul Monte Bianco.

Dalla seconda cascata alla terza il tratto è breve, circa 15-20 minuti.
Il sentiero è in salita e segue un percorso a gradoni nella roccia.
Gli spruzzi nell’aria e le pietre bagnate sono i segnali che manca davvero poco alla meta.
E qui inizia il momento più incredibile e rinfrescante.
Indossa l’impermeabile (anche nella giornata più soleggiata!), ora sei arrivato alla passerella che attraversa la cascata.
Sotto di te il vuoto, a monte e a valle scorre la forza potente della natura, la cascata si getta nel vuoto con un fragore assordante.
Lungo il ponte, passo dopo passo, sembra di entrare in un mondo selvaggio e primordiale.
Guarda giù, l’acqua batte con forza sulle rocce e impregna l’aria, le gocce in sospensione formano un magnifico ed eterno arcobaleno.

L’attuale passerella in ferro che attraversa la cascata è stata inaugurata nel 2014 e ha sostituito un vecchio ponte di legno ormai crollato.
Dopo questa emozionante esperienza, che in pochi secondi cancella tutta la fatica, hai due scelte per tornare a valle:
- proseguire sul lato opposto della montagna lungo il sentiero 19, anche chiamato sentiero del Centocinquantenario, e terminare il giro ad anello;
- percorrere di nuovo la passerella e ritornare sullo stesso sentiero.
Puoi anche continuare il trekking: poco prima di arrivare alla terza cascata c’è un bivio, un sentiero porta al rifugio Deffeyes ai piedi del ghiacciaio e ai laghi di Bellacomba.
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2 commenti
Che belle! Prendo nota per quando finalmente andrò in Val d’Aosta…non ci sono mai stata!
Il passaggio sulla passerella alla terza cascata è troppo bello! :)