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Rocca di Dozza: guida alla casa – museo e alla torre del Drago

da Rita F.
2 commenti
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Un Drago rinchiuso in una torre, affascinanti stanze che sembrano abitate, macabri strumenti di tortura medievale: sono alcuni degli aspetti che scoprirai durante la visita alla Rocca di Dozza.

La Rocca di Dozza è una antica fortezza che sorge all’ingresso di uno dei borghi più belli d’Italia, Dozza, e si trova a breve distanza da Bologna.

In questo articolo leggerai come avviene la visita al museo della Rocca di Dozza, scoprirai le stanze più interessanti, dove si trova, come arrivare, orari di apertura e costo dei biglietti.

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Dozza (Bologna)

Rocca di Dozza: un po’ di storia

La Rocca di Dozza – o Rocca Sforzesca di Dozza – fu costruita nel XIII secolo per volere del Comune di Bologna.
Per via della sua posizione strategica tra Bologna e la Romagna, diventò oggetto di numerose contese tra i Signori della zona e lo Stato Pontificio.

Nel Quattrocento, la Rocca diventò di proprietà della contessa Caterina Sforza che la trasformò in una fortezza militare. L’aspetto esterno di oggi risale a questo periodo, come le imponenti torri circolari con muri spessi dai 2 ai 6 metri, il fossato profondo e l’ingresso con il ponte levatoio.

Nel XVI secolo la Rocca passò alla Santa Sede e fu convertita in residenza dalle importanti famiglie bolognesi Campeggi e Malvezzi. La struttura interna con cortili, atrio, scale e il piano nobile furono realizzati in questi anni.
La Rocca di Dozza è stata abitata fino al 1960.

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Rocca Sforzesca di Dozza, cortile interno

Rocca di Dozza: la visita alla casa-museo

Ora inizia un viaggio nel passato, tra storia e fantasia, che riserverà anche un incontro inaspettato.

La visita alla Rocca di Dozza parte al piano terra, dopo aver varcato il ponte levatoio e il grande fossato, una volta colmo d’acqua.
Vedrai subito l’elegante cortile interno e le scale che conducono ai piani superiori.

Il percorso prosegue al primo piano e si snoda all’interno degli appartamenti nobili.
Ritratti, specchiere, armi, ampie tavole e letti d’epoca sembrano fare rivivere le stanze abitate fino a qualche decennio fa.

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castello di Dozza, interno
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appartamenti: interni
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appartamenti nobili: camera da letto

Vicino alle camere da letto c’è una piccola Cappella dedicata alla Madonna Immacolata.
Davanti all’altare, un buco nel pavimento, oggi protetto da un vetro, nasconde un segreto della vita medievale: un pozzo a rasoio.
Si tratta di un pozzo ricavato nei muri del castello, profondo circa 50 metri, con delle lame appuntite alle pareti. Serviva sia come trabocchetto in caso di invasione del maniero sia come strumento di tortura e di morte riservato ai prigionieri.

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Cappella e pozzo a rasoio

Ora è il momento di salire sui torrioni della Rocca di Dozza e ammirare le colline verdi che abbracciano il borgo antico. Il panorama dall’alto è molto suggestivo.

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vista dal castello di Dozza

Dal mastio centrale imbocca una piccola scala, dopo pochi gradini arriverai davanti ad una cella chiusa da una massiccia grata. Fermati e guarda, c’è una presenza inaspettata: il Drago Fyrstan!

Come mai c’è un Drago nel castello di Dozza?

La presenza del Drago Fyrstan non è casuale ma si collega a una leggenda.

Secondo i racconti, intorno all’anno mille, in questa zona viveva un mostruoso rettile che uccideva il bestiame e avvelenava i corsi d’acqua. Numerosi cavalieri provarono a sconfiggerlo, ma le sue squame erano così forti che a nulla servivano balestre e dardi.
Le storie poi si dividono, c’è chi dice che il drago fu ucciso dopo centinaia di anni, chi narra invece che si rifugiò in una stanza del castello.

Questa creatura, sospesa tra realtà e fantasia, ha fatto parte nei secoli della tradizione di Dozza.

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Drago Fyrstan

Il Drago attuale è nato nel 2016, per opera dell’artista Ivan Cavini, originario proprio di Dozza.
Fyrstan, che significa pietra di fuoco, è alto 4 metri e ricorda i draghi del Trono di Spade.

Oggi il Drago è considerato il guardiano della fantasia ed è il simbolo della mostra Fantastika.
Fantastika è una manifestazione biennale dedicata alle illustrazioni e al fantastico in tutte le sue sfaccettature. E’ un evento che coinvolge la Rocca e anche la vita del borgo medievale, durante il quale si svolgono mostre, workshop, mercatini e conferenze.

Dopo l’incontro con il Drago, prosegue la visita alla Rocca di Dozza.

Un’area della Rocca è riservata al Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto: nelle sale sono esposti circa 200 bozzetti dei murales realizzati a Dozza, antiche foto degli artisti al lavoro, tempere, pennelli e vari documenti relativi alla manifestazione.

Ora il percorso della visita alla casa-museo ritorna al piano terra.
Dal cortile interno si accede alle prigioni, dove sono ancora visibili sui muri alcune incisioni dei condannati, alla lavanderia e alle cucine.

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lavanderia della Rocca Sforzesca

La cucina è tra gli ambienti più affascinanti del castello.
Immensi camini, tavoli, madie, torchi e tantissimi utensili riportano indietro nel tempo.
E’ una stanza di grande impatto.

Chiudi gli occhi, ti sembrerà di udire ancora il brusio e assistere alla vita che scorreva tra queste mura.

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cucina

Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna

Dozza sorge tra i vigneti e nelle cantine della Rocca si trova l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna.
All’interno vi sono circa 800 etichette di vini tipici locali, tra cui il Lambrusco, l’Albana e il Sangiovese.

Rocca di Dozza orari di visita e prezzi biglietti

La Rocca di Dozza è aperta tutti i giorni (è chiusa il 24 e 25 dicembre e il pomeriggio del 31 dicembre) con i seguenti orari:

• ORA LEGALE (da marzo a novembre):
Dal lunedì al sabato ore 10-13 e 14-19
Domenica e festivi ore 10-19.30

• ORA SOLARE (da novembre a marzo):
Dal lunedì al sabato ore 10-13 e 14-18
Domenica e festivi ore 10-19.30

Il biglietto di ingresso alla Rocca di Dozza costa:

• INTERO € 7,50
• RIDOTTO € 6,00 (studenti maggiorenni, gruppi di più di 20 persone, possessori tesserati FAI e Touring Club Italiano)
• SCOLARESCHE € 2,00 (a bambino)
• GRATUITO (under 18, residenti del Comune Dozza, possessori di Card Cultura, guide turistiche, giornalisti accreditati, disabili con accompagnatore).

Ti lascio il sito della Rocca di Dozza e del museo per controllare gli orari sempre aggiornati.

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Murale di Dozza

Come arrivare alla Rocca Sforzesca di Dozza e dove parcheggiare

La Rocca di Dozza si trova in Piazza Rocca n 6/A.

Come arrivare a Dozza in auto

Il modo migliore per arrivare a Dozza e alla Rocca di Dozza è l’auto.
Dalla via Emilia, nei pressi di Toscanella, svolta a destra se arrivi da Bologna, oppure a sinistra se arrivi da Imola.

Se percorri l’autostrada A14 Bologna-Ancona, esci a Castel San Pietro Terme se giungi da nord oppure a Imola se vieni da sud.

Per parcheggiare l’auto usa il parcheggio in Piazza Fontana, tra via Piazza Fontana e via Monte del Re, dove sono presenti anche aree sosta per camper, sulla sinistra prima del borgo, è il più vicino alla Rocca.
In alternativa, all’ingresso opposto del borgo, si trova il parcheggio Baroncini, in via Calanco, all’altezza del n. 10.


Raggiungere Dozza con i mezzi pubblici, treno e bus

Da Bologna (Piazza XX Settembre n. 6) parte il bus 101, che si ferma a Toscanella (prima di continuare verso Imola), da qui a Dozza ci sono ancora 3 km.
Da Toscanella a Dozza parte il bus 147, che è solo su prenotazione. Per prenotare la corsa occorre telefonare al numero 051 290 299, tutti i giorni feriali dalle 6.50 alle 20.00 e i giorni festivi dalle 7.00 alle 20.00.
Sul sito www.tper.it puoi controllare fermate ed orari in tempo reale ed aggiornati.

Per raggiungere Dozza in treno le stazioni ferroviarie più vicine sono Imola e Castel San Pietro Terme. Da qui puoi prendere il bus, linee 101 e 147 (quest’ultima però da prenotare, come indicato sopra) oppure un taxi.

Ora sono arrivata al termine della visita alla Rocca di Dozza e ti ringrazio di avere letto l’articolo.
Se ti è stato utile, condividilo con i tuoi amici per fare conoscere anche a loro questo affascinante castello!

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Ti aspetto!

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2 commenti

Felicia 24 Ottobre 2023 - 14:03

Bravissima Rita!!!
Sempre splendidi i tuoi articoli e foto meravigliose 😍

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Rita F. 8 Novembre 2023 - 20:39

Grazie mille! Mi fa molto felice il tuo commento :))

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